La voce: dove e come si crea?

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Quante sono le corde vocali?

Di che colore sono?

Quanto sono lunghe?

 

Parliamo ogni giorno, comunichiamo, cantiamo… ma quanti di voi sanno realmente dove e come si crea la nostra voce? Dal mio punto di vista, possediamo lo strumento più incredibile al mondo: non ci credete? Leggete quanto segue e sono sicura che vi troverete d’accordo con me.

 

La fonte di produzione del suono è la laringe. Formata nel suo esterno da un’impalcatura di cartilagini, è visibile nella parte anteriore del collo grazie al suo “pomo d’Adamo” (cartilagine tiroidea).  Passate la mano sul collo e la sentirete con facilità.

Al suo interno si trovano le corde vocali: quante sono secondo voi? Provate ad indovinare… Sono due… più due! Due “vere, costituite da tessuto elastico rivestito di mucosa e due che vengono definite “false”, superiori e più sottili, quasi prive di muscolatura (hanno una funzione protettiva).

Quanto sono lunghe? Anche qui vi sfido ad indovinare… Quelle femminili hanno una lunghezza media compresa tra 1,25 cm e 1,75, mentre quelle maschili tra 1,75 e 2,50.

Incredibile vero? Due “elastici” così piccini ci permettono di comunicare… un vero miracolo della natura! Nel mio videocorso “VoiceMotion” vi insegno ad utilizzare al meglio questo incredibile strumento, proprio per rendere bella, forte e sicura la vostra voce.

Lo spessore delle corde influisce sulle differenze timbriche della voce: quelle più sottili possono creare una voce più acuta e leggera; quelle più grosse producono invece suoni più gravi e rotondi.

 

La laringe

 

I muscoli della laringe si possono classificare in due gruppi: la muscolatura intrinseca, costituita dalle corde vocali e dai muscoli che agiscono indirettamente su queste collegando fra loro le cartilagini che compongono la laringe, e la muscolatura estrinseca, costituita da muscoli che collegano la laringe con lo scheletro osseo e che intervengono sulle corde vocali.

Queste ultime vibrano al passaggio dell’aria espirata (che arriva dai polmoni) producendo suoni di diverse frequenze. Fra le due corde vocali rimane una fessura più o meno ampia (la glottide) attraverso la quale avviene il passaggio dell’aria respirata e grazie alla quale si può svolgere la funzione di fonazione (produzione di suoni e rumori). Prima della fonazione la glottide è chiusa e viene sollecitata dalla pressione dell’aria proveniente dai polmoni. Tale sollecitazione apre le corde, poi la pressione scende e provoca un risucchio delle corde vocali che tornano ad avvicinarsi: e così il processo si ripete daccapo.

Per darvi un’immagine più semplice, immaginate un elastico lievemente tirato che viene messo in vibrazione dall’aria che gli arriva sotto.

 

L’apparato risuonatore

 

Ora i suoni sono stati creati; hanno bisogno di essere amplificati grazie all’apparato risuonatore costituito da bocca, faringe, cavità nasali e paranasali. La lingua, le labbra, il palato molle e la laringe saranno molto importanti per il controllo della risonanza (amplificazione dei suoni). Un po’ come la cassa di risonanza della chitarra.

La bocca è delimitata ai lati dalle guance, in basso dalla lingua e in alto dal palato (quest’ultimo si divide in due: palato duro nella parte anteriore e molle in quella posteriore).

La faringe è il condotto che si estende dalla laringe alle cavità nasali (è divisa in tre parti: inferiore-laringea, media-orale, superiore-nasale).

La lingua (organo muscolare) ha il ruolo più importante nella modificazione sia della bocca che della faringe. Già da ora, imparate a mantenerla rilassata! Ogni irrigidimento sarà nocivo al vostro suono.

Le cavità nasali si estendono dalla faringe superiore al retro del naso e hanno come “pavimento” il palato.

Un modo veloce per migliorare già la vostra voce è questo: iniziate a immaginare che il suono parlato e cantato si espanda uscendo da tutta la vostra testa in tutte le direzioni, come se fosse un insieme di raggi solari; non dategli solo la direzione “bocca – microfono o bocca – avanti”, ma lasciate che inondi la stanza in cui vi trovate in ogni angolo, anche alle vostre spalle.

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