Occhio a chi ti giudica

Progetto senza titolo (2)

Una delle malattie del secolo è il “piacere di giudicare gli altri”.

Le persone adorano letteralmente assistere da spettatori alla vita della gente per poi prendersi la libertà di esserne i giudici.

La verità è che nella stragrande maggioranza dei casi, chi è pronto a giudicare non è mai pronto ad agire.

Ti dirò di più: secondo me, chi è prontissimo a dare la sua opinione (ovviamente negativa) sulle tue scelte, lo fa semplicemente perché non ha il coraggio, la voglia o la preparazione per fare altrettanto, per mettersi in gioco.

 

La mia domanda per te è questa: ha senso ascoltare i discorsi di una persona che non ha la minima idea di quello che stai vivendo, della storia della tua vita? Direi proprio di no, lui è un semplice spettatore che di certo non ha capito nulla di te.

 

Decidi di non perdere altro tempo e non farti influenzare da chi ti giudica.

Ovviamente, prendi sempre in considerazione i feedback costruttivi che ti arrivano da persone che stimi e di cui hai fiducia.

Do per scontato che tu non sia affetto da questa malattia… giusto?

 

“Non giudicare gli uomini dalla loro pura apparenza; perché la risata leggera che spumeggia sulle labbra spesso ammanta le profondità della tristezza, e lo sguardo serio può essere il sobrio velo che copre una pace divina e la gioia.”
(Harry Forster Chapin)

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